sabato 24 settembre 2011

Referendum Elettorale: Biscottum?

Ci risiamo, altro gazebo altro referendum stavolta contro il "porcellum" per reinserire la preferenza nel rinnovo del Parlamento.

Detto ciò, con il reintegro delle preferenze il cittadino è così sicuro di scegliere?

Ci lamentiamo sempre di alcuni malcostumi della politica italiana, come quello del voto di scambio, delle clientele...

Ma non è che proprio la caccia alla preferenza da parte dei politici favorisca questo rovescio della medaglia?


E proprio in questo periodo di crisi economica e lavorativa quante persone saprebbero resistere a facili promesse?

Per non parlare che per sostenere i costi delle campagne elettorali (che spesso arrivano anche a centinaia di migliaia di euro) si ricorre a "sponsorizzazioni" da parte di imprenditori (anche se secondo me non ci sarebbe niente di male) che si aspettano ovviamente dei vantaggi.

Soprattutto una volta eletti quanto tempo del loro lavoro impiegheranno a cercare di fare il bene della collettività e quanto ne passeranno a cercare di mantenere

il proprio bacino di voti che consente loro di poter essere rieletti?

A mio avviso accecati dall'antipolitica non stiamo facendo altro che andare paradossalmente incontro alla situazione di stallo in cui versa il nostro Paese.

Non è che nella voglia di scegliere per il cambiamento stiamo scegliendo affinché nulla cambi?

Forse una legge elettorale giusta non c'è perché ognuna porta con sé un effetto collaterale non di poco conto.

Sareste favorevoli magari al collegio uninominale, un po' come si fa per le provinciali?

La discussione è aperta.

MG

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