martedì 27 settembre 2011

Neutrini, tunnel e neutreni. Papere di Gelmini e Obama.

 Noi italiani abbiamo un problema, uno fra tanti: non riusciamo a concentrarci sulle questioni effettivamente rilevanti che, anzi, spesso ci scivolano addosso meritandosi al massimo un'alzata di spalle così, proforma.

Al contrario riusciamo ad appassionarci totalmente del futile, fino a farlo diventare un caso nazionale, una questione cruciale da cui potrebbero dipendere le sorti delle future generazioni.


 Dal Berlusconi donnaiolo, al Brunetta antipatico, dal volgare Bossi fino all'inconsistente Bersani. Siamo sempre lì, attentissimi ed interessati sul come si comportano i nostri politici piuttosto che sul cosa fanno per rispettare il mandato del quale noi elettorato li abbiamo investiti (finora senza macchina).
 E' di un paio di giorni fa l'ennesima dimostrazione di questo atteggiamento, diciamolo pure: un po' superficiale per rimanere educati. A farne le spese è stata, manco a dirlo, un'esponente del Governo che già in passato era stata bersagliata da forti critiche quando aveva proposto, unica dopo decenni, una riforma del sistema scolastico ed universitario, tanto vituperato quanto strenuamente difeso dalle forze reazionarie che, in questo inizio di millennio, hanno deciso di piantare ben salde le tende dal lato sinistro del campo politico. Così, tanto per cambiare.

 Il Ministro in questione è, ovviamente, Mariastella Gelmini (Mary Star per gli amici) del quale, a causa di un mezzo/quarto scivolone nella pubblicazione di un comunicato stampa, sono state chieste addirittura le dimissioni.
 La questione riguarda - in breve e senza velleità da fisici - l'anomala velocità di alcune particelle subatomiche, i famigerati neutrini, risultata addirittura superiore a quella della luce, con conseguente necessità di valutare correzioni e/o integrazioni alla Legge di Relatività di Einstein.

 Orbene, per sottolineare l'impegno ed il valore degli scienziati italiani che hanno collaborato a tale esperimento (oltre ai denari versati dalla Repubblica dello Stivale), sul sito del MIUR è comparso questo comunicato, infelice a dir la verità, nel quale compare la frase incriminata:

"Alla costruzione del tunnel TRA il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro."

 E giù risate quindi, con uno hashtag, #tunnelgelmini, che prestissimo è entrato nei Trending Topics italiani su Twitter. La reazione non si è fatta attendere, ed un altro sdegnosissimo comunicato del MIUR ha precisato che no, il senso è stato equivocato e non si intendeva indicare un tunnel "fisico", bensì il percorso che i neutrini hanno dovuto compiere per l'esperimento.
 Googolando un po' a casaccio, in effetti, la cosa torna. Certo è che però una maggiore chiarezza non guasterebbe.

 Le Grandi Opere, comunque, spesso portano a Grandi Gaffe. Qualche giorno prima Mr President Obama ne ha infatti sparata una ancor più grossa, dichiarando pubblicamente che l'America è stato il primo Paese a realizzare delle ferrovie intercontinentali (sic!), vale a dire New York/Parigi. La Gelmini è, insomma, in buona compagnia.

 Chissà se Obama abbia cominciato a farsi scrivere i discorsi dal suo elfo personale...



 PS
Ogni tanto, provate a farvela una risata!

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