mercoledì 8 giugno 2011

Ci salveranno le Primarie?

Quanti dottori per questo centrodestra; quanti soprattutto per questo PdL. Vero, quando uno esce con così tante ossa rotte da una tornata elettorale come le scorse Amministrative avrà anche il diritto di essere assistito da un buon ortopedico; e noi di centrodestra non ci accontentiamo mica del giovincello neo-laureato, no: noi chiediamo aiuto direttamente al primario. E, siccome siam berlusconiani fin nel midollo, più che di uomini ci piace circondarci di donne (non una ma tante), chiediamo a gran voce che siano le primarie a salvarci.

Molti commentatori, opinionisti, blogger di centrodestra hanno lanciato perciò una sorta di petizione per chiedere, al vecchio Presidente (o al nuovo Segretario?), che l'istituto delle primarie, sul modello anglosassone (o del PD?), possa divenir prassi per il Popolo della Libertà e, perché no, per il centrodestra tutto (e la Lega?).
Mi perdoneranno i promotori di tale iniziativa dei quali, tengo a precisare, stimo ed apprezzo la gran parte, se credo si siano fatti prendere dallo spirito referendario che pervaderà l'Italia fino al prossimo week-end.

Non sono contrario alle primarie in senso assoluto, sono contrario alle primarie fatte in Italia, tutte, e non sono per nulla convinto che possano rappresentare quell'ancora di salvezza per il Popolo della Libertà come in molti sperano.
Due motivi: il primo, di ordine pratico, riguarda la consapevolezza che le primarie sono, in tutto e per tutto delle normalissime elezioni, con gli stessi problemi di clientele e di “pacchetti” di voti pronti a spostarsi per favorire l'uno o l'altro dei candidati (ricordiamoci lo scandalo dei cinesi assoldati per votare alle primarie del centrosinistra a Napoli); l'unica differenza consiste nel fatto che il suffragio non è universale ma ridotto ad eletti, iscritti, militanti, simpatizzanti, amici, fate un po' voi, di un solo partito o di una coalizione di partiti. Per quale motivo aspettarsi, quindi, che gli elettori scelgano per il “meglio” diversamente da quanto già non fanno nelle comuni consultazioni? Inoltre inseriamo anche il costo per una doppia campagna elettorale; quante persone oneste potrebbero permetterselo?

Secondo motivo, di ordine strettamente politico: come giustamente annotato da Federico Punzi su Jimmomo le primarie hanno un senso solo se inserite in un contesto politico bipolare con legge elettorale tendenzialmente maggioritaria e se, come sembra, il rifugio antiatomico nel quale si ripareranno gli attuali politici dopo la bomba del dopo-Berlusconi sarà un proporzionale più o meno puro, capiamo come si rischi di istituire con le primarie un rito che nasce già stanco e menomato.
Anche se con i migliori propositi, si sta creando una confusione che può avere il solo risultato di rallentare, o peggio, di bloccare quello che davvero sarebbe necessario ad un partito come il Popolo della Libertà, quello a cui e la classe dirigente e i militanti dovrebbero tendere massimamente: creare finalmente une'identità per questo partito – che non è mai stato tale – per far sì che possa assorbire la perdita di quello che ne è stato il padre e fondatore e continuare a proporsi come plausibile alternativa di governo alla sinistra.

Le strade sono due e due sole; ripensiamo alle origini del PdL, costituito da un partito ultra-leggero, dove le cariche hanno sempre contato poco, forse disorganizzato, probabilmente confusionario ma dannatamente agile e snello come Forza Italia oppure un partito più “classico” e definito con tesserati, correnti, congressi e mozioni come Alleanza Nazionale. Il “grande comitato elettorale permanente” contro il partito novecentesco, quindi.
Personalmente sono da sempre maggiormente portato ad apprezzare un qualcosa di magari poco organizzato ma libero e vitale rispetto ad un qualcosa rigido e sclerotizzato che, al solo nominarlo, si sente la puzza di zuppa di broccoli. Nonostante ciò sarei ben felice ti turarmi il naso e trangugiare anche la zuppa di broccoli purché ci si incammini in una direzione chiara e non, come si sta facendo, alla vana ricerca di una “terza via” probabilmente inesistente.

PC

Nessun commento:

Posta un commento